Torella del Sannio: tra arte, castello e tanto altro

Il paese di Torella del Sannio è posto sulla parte sinistra della vallata del Biferno, con abitato situato parte in pianura e parte in collina con una quota che supera gli 800 m s.l.m. e la sua storia ha tanto da raccontare.

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Cenni storici

Le origini dell’abitato di Torella del Sannio si perdono nell’antichità e poche sono le notizie documentali cui attingere notizie. Secondo alcuni fu abitato sin dall’età del ferro ma notizie più certe ne indicano la formazione del primo nucleo tra il IX ed il X secolo ad opera di un gruppo di profughi provenienti dalle pianure del Biferno e del Volturno scampati alle incursioni saracene. Intorno all’anno mille, su uno dei due colli a nord-ovest del territorio occupato, precisamente sul Ciglione, sorse il castello, posto a guardia del tratturo Lucera-Castel di Sangro, ed ai suoi piedi si costituì il primo vero nucleo di Torella del Sannio. Da allora si successero diverse famiglie di nobili fino ad arrivare ai Francone, ultimi feudatari nel 1692.

Cosa vedere

L’abitato di Torella del Sannio, come detto, è dominato dal grande castello Ciamarra a pianta trapezoidale costruito nel periodo angioino e ritoccato successivamente. L’edificio, infatti, oggi non è più riconoscibile nella sua struttura originaria, ma vi si possono riscontrare alcuni caratteri distintivi dell’architettura fortificata angioina, come i torrioni cilindrici su basi tronco-coniche. La muratura di cinta presenta tre torri cilindriche e la facciata, ben vedibile da ogni punto del paese non ha nulla di maestoso ma è simile ad una grande casa.

All’interno del castello vi è la “Casa Museo Elena Ciamarra“, dedicata a quella che è considerata una delle migliori pittrici del ‘900, anche se ancora parzialmente sconosciuta, oltre ad essere tra le pochissime donne a conseguire, nel 1916, il diploma di piano, violino, di composizione e direzione d’orchestra.

Da visitare anche la chiesa di San Nicola del 1550 e le tre chiese presenti: l’antichissima Chiesa Madre, riedificata ex novo nel 1747, quella del SS. Rosario che racchiude le vecchie chiesoline di Sant’Antonio e di San Rocco e la chiesetta di San Giovanni delle Macchie.

Tradizioni e gastronomia

Il nuovo anno solitamente viene aperto con «R’ Fuoc de l Maitniat d Sant’Antonio», festa dedicata a Sant’Antonio Abate. Ci sono poi i festeggiamenti in onore di San Clemente Martire, patrono di Torella del Sannio, che si festeggia due volte durante l’anno, il martedì dopo la Pentecoste e il 15 ottobre, in occasione della fiera a Lui dedicata.

A luglio l’appuntamento si rinnova con «Borgo in Cantina», percorso enogastronomico organizzato nel cuore del centro storico. In tale occasione, le antiche cantine del paese vengono allestite sia per la distribuzione dei piatti tipici torellesi sia per la mostra mercato dei prodotti locali. Anche il Ferragosto torellese è ricco di eventi; le feste incominciano la seconda settimana di agosto e si concludono l’ultima domenica del mese. Tutti i giorni ci sono manifestazioni di diverso tipo: il Baby Day, la trentennale sfilata dei Carri Allegorici il 14 agosto, i Giochi Popolari il 16 agosto, il Raduno di auto d’epoca e molte altre. Ovviamente, non possono mancare le tante sagre ad allietare le serate: la Polenta, Pezzelelle e Fagioli e l’immancabile Scattone, pasta di casa cotta con il vino rosso.

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