Sulla cima di una collina a dominare la valle del fiume Tappino, affluente del Fortore, c’è Toro. Piccolo centro sviluppatosi attorno al castello, divenuto poi una chiesa, si estende fino al fiume sul quale sorge uno degli elementi più caratteristici, un ponte medievale.

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Cenni storici

Caratteristico borgo della valle del Fortore, è posto sulla sommità di un colle tra i torrenti Tappino e Fiumarello. Di origine medievale (intorno all’anno mille) le prime notizie certe risalgono al 1092 quando faceva parte di Limosano; in seguito fu pertinenza della Badia di Santa Sofia fino al 1785.

Notevolmente danneggiato dal terremoto che nel 1805 distrusse gran parte dei paesi molisani fu, con il tempo, ricostruito.

Cosa vedere

Tra gli edifici di rilievo vi è il Convento di Santa Maria di Loreto, posto nella parte alta dell’abitato, costruito dall’Ordine dei Frati Minori Osservanti nel 1592 e che ospitò il Cardinale Orsini, poi Papa Benedetto XIII. Altro edificio religioso è la Chiesa del Santissimo Salvatore al cui interno è conservata la “Madonna del Rosario“, scultura lignea realizzata da Carmine Latessa nel 1719. La base e la torre di tale chiesa, nella parte che danno verso la zona nuova del paese, ci aiutano a identificare in questa costruzione l’antico castello.

Fuori dal paese, nei pressi del torrente Tappino, vi è il bellissimo Ponte di Toro di epoca medievale riconoscibile per la costruzione a “schiena d’asino“.

Tradizioni e gastronomia

Due sono le tradizioni più sentire a Toro: quella in onore del Patrono San Mercurio ed i tradizionali Fuochi di Sant’Antonio. Questi ultimi vengono realizzati lungo le strade del paese dai diversi quartieri con, sulla cima, una bambola. Attorno ad ogni fuoco, poi, si imbastisce una tavolata dove tutti sono invitati.

Da menzionare, però, anche la tradizione delle tredici portate in occasione della festività di San Giuseppe. Da qualche anno, inoltre, proprio presso il Ponte di Toro, si svolge la manifestazione “Voler Bene all’Italia“.

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