Tra le numerose curiosità sul Molise c’è il passaggio di Annibale a Casacalenda. Ma l’antica Kalena ha anche tanto altro da raccontare, di storia, tradizioni e arte.

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Cenni storici

L’origine, incerta, rimanda ad colonia osca o romana. Dalla nascita ha sempre rivestito ruoli di grande importanza. Nel 1799 fu teatro di scontri quando combatterono rivoluzionari e sanfedisti.

L’antico nome fu Kalena, come risulta dalla lettera K che si legge sul gonfalone. Poco lontano dal paese, su una collinetta sorge la città di Gerione, dove è certo l’accampamento di Annibale durante la sua venuta in Italia e dove sono stati numerosi i ritrovamenti archeologici.

Cosa vedere

Nel centro abitato ci sono varie chiese di notevole importanza, un palazzo ducale del periodo medievale ed un teatro molto antico dove ancora oggi si svolgono manifestazioni culturali, oltre ad una bellissima fontana. Nella chiesa di Santa Maria Maggiore sono da vedere le tele del Gamba, del Solario e altri dipinti di cui non si conoscono gli autori; sulla facciata si notano due statuette di San Giovanni e della Madonna del XIV secolo.

Bello è il chiostro del convento di Sant’Onofrio in cui si conservano dipinti della scuola barocca tra cui una Porziuncola di San Francesco di Brunetti Benedetto del 1658. La chiesa dell’Addolorata ad una sola navata presenta notevoli stucchi, un pregevole altare in marmo policromo e, nello spazio antistante, una fontana barocca con lo stemma di Casacalenda, un volto di donna e due mascheroni. Nella chiesa di Santa Maria della Difesa è venerata la Madonna col Bambino, eseguita dallo Stabilimento Duprè di Firenze.

Continuando la camminata per il paese ci si imbatte in numerose installazioni artistiche di livello internazionale grazie a “Kalenarte“. Poco fuori paese, oltre il convento, il già citato sito archeologico di Gerione e l’Oasi LIPU, la prima oasi istituita in Molise con una grandissima ricchezza di flora e di fauna.

Riguardo il progetto Kalenarte è molto caratteristica l’opera “Il poeta” di Costas Varotsos, luogo ideale per qualche foto super instagrammabile.

Tradizioni e gastronomia

Molte sono le fiere allestite e le mostre preparate come quella già citata di “Kalenarte” di livello internazionale, così come ha ampio rilievo l’evento estivo “Molise Cinema“. Tra le tradizioni, viva è quella di San Giuseppe: nella notte tra il 18 e il 19 marzo, in una casa designata precedentemente, viene preparato un pranzo di varie portate a base di legumi dopo una cerimonia religiosa. Il 31 dicembre, invece, tradizionali sono le maitunate con il bufù, strumento tradizionale. In ultimo la cucina ottima, basti ricordare i “ciufele“, cavatelli fatti a mano e conditi con sugo, la “pezzenta“, fatta con legumi vari, il baccalà alla casacalendese e i buoni vini D.O.C. propri del luogo.

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