
La ballata dell’Uomo Orso
Uomo Orso a Jelsi: ancestrale rito legato alla rinascita della primavera
Un orso, proveniente dal bosco, che corre per le strade ed impaurisce gli abitanti di Jelsi: è questa la tradizione della “Ballata dell’Uomo Orso“, ancestrale rito legato alla rinascita della primavera tipico del carnevale che va ad arricchire l’elenco di cose da fare in questo periodo.
Origine e interpretazioni
“U ‘Ball dell’Urz“, secondo gli studiosi, si colloca tra i riti propiziatori del Carnevale, nel periodo di passaggio tra l’inverno e la primavera.
Tale tradizione, per alcuni, trova origine in cerimonie invernali di fertilità. Il significato sta nella visione contadina della morte come condizione necessaria perché la natura possa tornare alla vita. Ad essa si associano, poi, le attese di abbondanti raccolti.
Altri, invece, ci leggono una trasfigurazione del sacrificio del capro espiatorio, che con la sua morte purga la comunità delle colpe commesse.
Il rito carnascialesco dell’Uomo Orso
La tradizione, col tempo, è stata arricchita da uno spettacolo: “La ballata dell’Uomo Orso”. L’orso spunta improvvisamente dal bosco con atteggiamento aggressivo: ringhia, digrigna i denti e urla spaventando gli abitanti del paese.
L’animale, catturato da un coraggioso domatore, tenendolo in catene, lo trascina per le vie del paese ordinandogli di danzare sotto la minaccia di percosse con un bastone.
I passi di danza dell’animale sono accompagnati da improvvisati musicisti.