Filignano: alle falde delle Mainarde storia, sport e musica

Disseminato in un territorio verde e ampio, Filignano, paese facente parte del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, diviso in ben tredici contrade, regala scorci mozzafiato sulle vicine Mainarde ma non solo. Ci sono anche tanta storia, sport e musica, lirica soprattutto.

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Cenni storici

Paese sorto certamente prima dell’anno 1000, presenta resti di fortificazioni longobarde che convalidano tale notizia. Nome originario era “Fundiliano“, poi modificato in “Fondeniano” nel medioevo. Nel XVI secolo era di proprietà dei Pellegrino, poi fu dei Montaquila ed, infine, appartenne ai Caracciolo.

Cosa vedere

Il piccolo comune si trova all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, quindi in un ambiente naturale suggestivo e salubre. Dopo la frazione di Cerasuolo vi è il bosco delle Mainarde che ha luoghi incantati, e per la vegetazione e per la fauna. In tale ambiente naturale troviamo anche i tholos, antiche strutture in pietra a secco costruite dai contadini per difendersi dal freddo. A tal proposito c’è da dire che Filignano è noto per i suoi muretti in pietra a secco tanto da essere stata approvata la candidatura del Parco delle Pietre nel Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali. Altra peculiarità di Filignano è il Varvarusa Golf Club, costituito nel 1998 su iniziativa di alcuni cittadini di Filignano emigranti di ritorno da Scozia, Germania e Canada.

Le escursioni sono consigliabili per godere di aria pura, silenzio, cielo limpido e pace. Sono da vedere la chiesa di San Pasquale Baylon del XVIII secolo, ampliata nel 1844 per ordine del duca Pasquale Marotta, nella frazione di Cerasuolo, quella della Santissima Immacolata Concezione nella parte principale del paese e la chiesa del SS. Crocifisso e quella della Madonna del Morzone nella frazione di Selvone.

Da non dimenticare il museo Combat Road nella frazione di Cerasuolo dove sono conservati reperti delle guerre mondiali curato da un gruppo affiatato di appassionati e studiosi.

Tradizioni e gastronomia

Anche i filignanesi, come il resto dei molisani, sono buongustai; amano gli “abbuoti“, involtini di interiora di agnello, la polenta con le verdure e le crespelle.

Tra le tradizioni, impossibile non menzionare il Festival Mario Lanza che si svolge ad agosto da metà degli anni ’90 per ricordare il celebre tenore di origini filignanesi.

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