A ponte Sbiego, dove il Fiume Volturno è più profondo e tumultuoso, in uno scenario incantevole ai piedi delle Mainarde, si trova Colli a Volturno. Posizionato su un colle di natura calcarea, tra ulivi ed arbusti di vario genere, spicca sulla valle circostante.

Denominato “La Parigi Molisana” probabilmente per i negozi di alta moda che si trovavano negli anni passati regala storia, natura, avventura e prelibatezze da assaporare.

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Cenni storici

Dagli ultimi studi pare che i primi insediamenti risalgano a molti secoli avanti Cristo, in quanto zona frequentata da pastori che conducevano le greggi dai monti alla pianura e che qui sostavano. Su Monte San Paolo sono state ritrovate fortificazioni sannitiche, a testimonianza della storia importante che ha ricoperto il territorio di Colli a Volturno. Nelle epoche successive, sempre legato al Monastero di San Vincenzo al Volturno, divenne feudo ecclesiastico ed appartenne a varie famiglie fino all’abolizione della feudalità.

Cosa vedere

Natura incontaminata, panorami, storia. A Colli a Volturno c’è tanto da ammirare. Si va dai già citati resti sannitici agli acquedotti romani, alle necropoli, alle mura ciclopiche. In paese sono da ammirare la Chiesa di San Leonardo, del XV secolo, con opere notevoli di Pietro Brunetti, la Chiesa di Sant’Antonio da Padova, i ruderi della torre angioina ed alcuni palazzi di notevole rilievo.

Riguardo la natura sono da menzionare la Falconara e l’altopiano della Serra del lago, oltre al citato Monte San Paolo, per un’escursione anche nella storia. Da qualche anno, inoltre, lungo il corso del fiume Volturno è possibile praticare il rafting.

Tradizioni e gastronomia

L’evento più importante dell’anno è certamente l’antica Fiera di San Leonardo, patrono di Colli a Volturno, durante la quale vengono allestiti stand e si svolgono manifestazioni e convegni.

Riguardo la gastronomia, piatto tipico che si prepara nel periodo pasquale è la frittata. Non una qualsiasi però, una frittata da centinaia di uova. Per saperne di più leggete –> “Frittata collese: prelibatezza da 250 uova“.

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