Matese, alla conquista delle cime più importanti: Monte Miletto, La Gallinola e Monte Mutria

Parlo spesso delle nostre meraviglie naturalistiche ed, in particolar modo, della catena del Matese. Sapete tutti che dalle sue cime è possibile scorgere sia il mar Adriatico fino alle isole Tremiti che il mar Tirreno, con Vesuvio, Ischia, Capri e fino al Golfo di Gaeta (ve ne ho parlato nell’articolo “Capri, Ischia, Vesuvio e le isole Tremiti…dal Matese“) ma, per poter ammirare tali panorami, è necessario “conquistare” le vette.

In questo articolo, quindi, andiamo alla conquista delle cime più importanti del Matese: Monte Miletto (2050 m s.l.m.), La Gallinola (1923 m s.l.m.) e Monte Mutria (1823 m s.l.m.). Per ognuna tante foto con i panorami mozzafiato che ci regalano.

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Monte Miletto (2050 m s.l.m.)

Monte Miletto, la vetta principale del Matese, con i suoi 2050 m s.l.m. è il punto perfetto per ammirare Molise, Campania e non solo da una posizione privilegiata. Arrivarci non è difficile, soprattutto potendo sfruttare gli impianti di risalita presenti nel comprensorio di Campitello Matese.

Io ci sono stato l’11 giugno 2017 salendo dal pianoro posto a quota 1450 m s.l.m., quindi con un dislivello di esattamente 600m. Piccola pausa a 1850 m nei pressi del Rifugio del Caprio e poi dritti, fino alla vetta!

La Gallinola (1923 m s.l.m.)

La Gallinola, seconda vetta del Matese, è qualcosa di unico già dai piedi del monte. Natura selvaggia, salita faticosa il giusto ripagata da un panorama mozzafiato, al centro del Matese potendo ammirare anche il Mutria e il Miletto.

A mio parere la vetta più bella della nostra catena appenninica, dura, rocciosa, che dà veramente la sensazione di una scalata.

Monte Mutria (1823 m s.l.m.)

Il Monte Mutria, la terza vetta del Matese con i suoi 1823 m s.l.m., è la vetta più alta dell’Oasi WWF di GuardiaregiaCampochiaro (la più grande dell’Italia peninsulare). Con un piede in Molise ed uno in Campania si raggiunge la cima attraverso percorsi magnifici.

Il 14 agosto 2016 partii da Sella del Perrone (appena dopo il confine salendo da Guardiaregia, al quadrivio per intenderci) per la mia prima “scalata” ad una vetta matesina. Trekking piacevolissimo con la sorpresa di non trovare vento in cima e, soprattutto, poter godere di una giornata tersa nonostante l’estate piena.

Nell’articolo “Traversata Monte Mutria” il report dei circa 18 km percorsi  tra faggi, panorami meravigliosi e ritrovamenti di fossili.

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