San Felice del Molise, alla scoperta di Filič

San Felice del Molise, noto in lingua originaria “Sti Filič”, “San Felice Slavo“, sorge su di un colle a 546 m s.l.m. e spazia tra i monti, i fiumi ed il mare. Da alcuni luoghi si può godere lo splendido panorama della costa adriatica, con le isole Tremiti di fronte ed il Gargano a lato; da altri, il Monte Mauro. I sanfeliciani, di origine in maggioranza slava-croata, abitano il paese, il cui centro storico è caratteristico per le sue scalinate, gli archetti, i vicoli e le abitazioni tozze.

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Cenni storici

Nel medioevo la denominazione del luogo “Castrum Sancti Felici“, derivava da una chiesa dedicata al santo omonimo. Nel XII secolo, feudatario del luogo fu Riccardo di Ponticello; un secolo dopo il paese era feudo della famiglia Somma che, in seguito, lo vendette a Simone della Posta. Seguirono, poi, gli Orsini, fino al 1496; nello stesso anno San Felice del Molise divenne feudo dei Pappacoda, fino al 1539; successivamente arrivarono i Brancia, Carafa e Sangro. Nel 1683 il feudo fu acquistato dalla famiglia ducale di Canzano, che ne gestì il potere fino all’abolizione della feudalità.

Castrum Sancti Felici, un tempo commenda dell’ordine dei Gerosolimitani, dopo il terremoto del 1456 è stato ripopolato da una colonia di immigrati slavi-croati, che tuttora caratterizza il paese con l’uso della lingua e delle proprie antiche e singolari tradizioni.

san felice del molise

Cosa vedere

A San Felice del Molise è interessante visitare la chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, edificata nel XIV secolo, nella quale si conservano quindici misteri del Santissimo Rosario. In seguito, l’edificio sacro, costruito in epoca normanna, subì la trasformazione in stile romanico-gotico. Al suo interno conserva una statua lignea, di pregevole fattura, raffigurante Sant’Antonio Abate, realizzata da Paolo Saverio Di Zinno. La cappella di San Felice Papa, invece, testimonia il culto al santo Patrono.

Fuori paese, su di una collinetta quasi a confine con il comune di Mafalda, vi è la chiesa della Madonna del Castello,  chiesetta con la caratteristica di essere in parte “sotterrata”. La leggenda narra che, ad alcune donne, apparve in sogno la Madonna sul monte Castello. In seguito a tali sogni si iniziò a scavare e fu effettivamente rinvenuta una statuetta della Madonna. Il nome deriva proprio dal nome del luogo dell’apparizione. Un luogo immerso nella natura del bosco di Castellelce che regala pace e relax.

Tradizioni e gastronomia

Le manifestazioni che si svolgono durante l’anno a San Felice del Molise sono numerose. La domenica dopo Pasqua viene organizzata la “Festa del Castello” in cui viene portata la statua della Madonna dal paese alla chiesa della Madonna del Castello per poi riportarla in paese la prima domenica di ottobre. Lungo il tragitto di andata si fa una sosta in un punto dove, di fronte, si vede il monte Castello.

A gennaio, a Sant’Antonio per l’esattezza, come usanza in tanti paesi, c’è la tradizione del falò; il 10 maggio si festeggia Santa Maria di Costantinopoli, mentre il 30 si celebra il Santo Patrono, San Felice Papa. A luglio ha luogo la festa dell’emigrante e, nel corso dell’anno, si tengono fiere varie.

Piatti tipici del paese sono le “sagne mbottite“, la “ventricina“, preparato con un particolare procedimento slavo-croato e il “bukshkarun“, pane raffermo, vino cotto, miele e un trito di mandorle e noci. Da non dimenticare, poi, la pizza che si prepara il giorno di San Giuseppe.

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