Pettoranello del Molise, scopriamo il paese, le sue bellezze, la storia, le tradizioni e la gastronomia

Siamo appena entrati in provincia di Isernia, abbiamo da poco scavallato il valico di Castelpetroso e, sulla sinistra, si mostra nella sua grazia ed illuminato dai raggi del sole Pettoranello del Molise; lì, su di una collinetta nel verde del Matese che lentamente digrada verso la piana di Venafro.

E’ così che si mostra Pettoranello da chi giunge, percorrendo la statale, dalla provincia di Campobasso. Scopriamo allora cosa ha da mostrarci e da raccontarci questo grazioso paese.

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Cenni storici

Riguardo l’origine del nome non si hanno grosse informazioni; si sa per certo che nel XII secolo il paese era chiamato “Pectoranum“. Vari furono i signori che ebbero questo feudo, da Giovanni Scotto a Tommaso Capuano fino ad arrivare ai Da Ponte, Cantelmo ed ai Caracciolo, ultimi feudatari.

Nel territorio si ricorda anche uno scontro assai cruento avvenuto il 17 ottobre 1860 tra una colonna di garibaldini e truppe borboniche che presidiavano Isernia, affiancate da contadini; la colonna, in ritirata, fu costretta a ripiegare su Bojano.

pettoranello del molise

Cosa vedere

In piazza fa bella mostra di sé la chiesa principale, Santa Maria in Cielo Assunta, costruita verso la fine del XVIII secolo, che sembra addirittura fin troppo grande per il paese. Notevole è poi il panorama, con la montagna di Frosolone da una parte, il Matese alle spalle con in bella vista la Basilica di Castelpetroso ed Isernia e Pesche da un’altra parte. 

Interessante è anche il castello o palazzo baronale presente nella parte più alta dell’abitato oramai quasi completamente inglobato nell’architettura del paese moderno.

Nel territorio comunale, inoltre, è stato rinvenuto un cippo viario di epoca romana che testimonia l’antica identità del posto come luogo di passaggio.

Tradizioni e gastronomia

L’estate è il periodo in cui il borgo si anima maggiormente, infatti sono varie le manifestazioni che a luglio e ad agosto richiamano visitatori.

Riguardo la gastronomia, invece, sono da segnalare gli ottimi vini locali, ideali per accompagnare arrosti di agnello o di capretto.

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