Bonefro, tra le dolci colline digradanti verso il mare

Tra le verdi colline del Molise, a poca distanza dal confine pugliese, sorge Bonefro, paese che tanto ha da regalate al visitatore.

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Cenni storici

La tradizione popolare fa risalire alla leggenda del ratto delle venafrane le origini del primo insediamento di Bonefro. Si narra che nella seconda metà del X secolo alcuni pellegrini partiti da Venafro e diretti al santuario di S. Michele Arcangelo nel Gargano, durante l’ultima sosta prima di raggiungere la meta, furono assaliti da alcuni pastori locali che rapinarono le loro donne. I pastori e le donne rapite, rassegnate al loro destino, diedero origine ad un piccolo insediamento  il quale fu chiamato Venifro, in ricordo di Venafro.

La sua origine risale al periodo Longobardo. Sullo sperone roccioso del colle che dà sul “Vallone varco” furono costruiti il Castello, la Chiesa Madre e le case più antiche che formano la “Terra Vecchia“. L’abitato si estendeva verso l’esterno attraverso le “Porta Fontana“, “Molino” e “Piè la Terra“; a seguire si svilupparono “Il Piano“, “Il Monte” e “Le Lame“. Nel 1700 la parte vecchia e la parte nuova del paese furono unite dalla “Piazza” ma solo con la costruzione del monastero, Bonefro raggiunge la sua struttura definitiva.

Cosa vedere

Da visitare è assolutamente il Castello, il Palazzo Miozzi ed il Palazzo Maucieri, il museo Etnografico e numerose fontane come la Fontana della Terra e la Fontana dei Ciechi. Di notevole interesse è la Chiesa di Santa Maria delle Rose, nella quale sono da vedere dei dipinti della scuola napoletana che raffigurano la Madonna del Rosario, una Madonna col Bambino e un Cristo Morto; oltre queste anche una statua lignea del Di Zinno, un ostensorio d’argento finemente cesellato, un altare in marmo bianco e policromo con bassorilievi e altorilievi.

Il castello, invece, è sul colle che domina il borgo, con torri cilindriche angolari, oggi adibito ad abitazione privata. In paese, inoltre, vi è un polo museale che si compone di tre plessi: locali Ex-Convento Santa Maria Delle Grazie con museo Etnografico, archivio Tina Modotti e annesso Auditorium Baranelli; “Palazzo Miozzi” (Largo Convento) e “Palazzo Maucieri Museum – PM2” (Via Roma).

Il paese sorge lungo la sponda destra del torrente Roma ed è circondato da luoghi dove la natura conserva intatta tutta la sua bellezza con la cascata dei Pioppi nel bosco Difesa come punto forte.

Tradizioni e gastronomia

In occasione dei festeggiamenti in onore di San Nicola, è tradizione degustare l’olio nuovo ed altri prodotti tipici, tra cui le “panettelle“, piccoli pani fatti con acqua, farina e sale benedetti al mattino durante il rito religioso. Tradizione vuole che non vengano mangiate ma conservate in casa o nei campi affinché salvaguardino la famiglia o il raccolto da lampi e tuoni. Un’altra tradizione molto sentita è “La tavolata di San Giuseppe“, un’unica grande tavolata allestita nel Convento, con il tipico menù di tredici portate da offrire ai convenuti.

Negli ultimi anni, inoltre, in via Rosello vengono posizionati degli ombrelli colorati in onore del fotografo bonefrano Tony Vaccaro mentre, per gli amanti della musica, é irrinunciabile essere in paese per il Bonefro Rock Contest, il più longevo festival rock del Molise.

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